Il Priamàr ai Savonesi, a tutti non solo ad alcuni

5 marzo 2014
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Da Savonese, ho sempre guardato alla Fortezza del Priamàr come un patrimonio che la città non ha mai saputo integrare e vivere sino in fondo. Abbiamo fatto tanti interventi, dallo splendido allestimento del Museo Archeologico, alla Sala Congressi della Sibilla. Sono state collocate negli spazi più accoglienti mostre, eventi culturali, stagioni artistiche. Ma non è abbastanza.

 

Quello che noi immaginiamo per il nostro monumento storico va oltre la frequentazione sporadica, legata alle specifiche occasioni artistiche e culturali, ma punta a uno stretto interscambio tra la città e il sito nella maggior fruibilità possibile. Attenzione: tutto questo nel rispetto della struttura storico-artistica, attraverso interventi conservativi e valorizzativi sempre condivisi dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici e Paesaggistici della Liguria. Aspetto che non esclude la fruibilità e la valorizzazione del sito anche da un punto di vista strettamente turistico, in una collaborazione proficua con i privati.

Non vogliamo, cioè, che la Fortezza sia vissuta come un puro monumento, cristallizzato , fermo  bensì come contenitore di cultura, di arte, di spettacolo, ma anche come luogo integrato con la città dove i savonesi possono recarsi per passeggiare, fare jogging, incontrarsi.

Con questo obiettivo ci siamo messi al lavoro. Partendo da un punto fondamentale: collegare il Prolungamento, in particolare la passeggiata di Trento e Trieste, con la Fortezza in un unico percorso.

Stiamo rifacendo Via Cimarosa e la passeggiata a mare del Prolungamento , dal Monumento a Garibaldi si potrà salire sulla passeggiata di Trento e Trieste e da lì direttamente nella Galleria degli ascensori per arrivare infine nella Vecchia darsena . Per questo è necessaria la creazione di una passerella.

 

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LA PASSERELLA

Dopo un primo progetto, nato su una originaria indicazione della Soprintendenza che ci vincolava a una connessione tra la Galleria degli Ascensori e il Fossato, siamo passati a una fase successiva. In un nuovo progetto condiviso dalla Soprintendenza, abbiamo dato la priorità al collegamento diretto tra la cima della passeggiata di Trento e Trieste e la Galleria degli Ascensori. Un passaggio fondamentale per attraversare il Priamàr sia accedendo alla Fortezza da Corso Mazzini sia dal Prolungamento. Questo è il primo passo, la condizione necessaria per portare i savonesi dentro il monumento.

 

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Perché una PASSERELLA SOPRELEVATA

Prima di tutto perché è bella. Perché dalla struttura, in legno e in lega metallica con illuminazione lungo il cammino, è possibile godersi un panorama d’eccezione. Una perla per i cittadini ma anche per i turisti. Non solo. Siamo approdati a questa soluzione dopo lunghi studi. Ci siamo accorti che la soluzione che meglio coniuga valorizzazione e rispetto della struttura storica era proprio la passerella soprelevata. Che, badate bene, a differenza di quanto sostengono coloro che vogliono disamorare i cittadini del progetto, poggia esclusivamente sulle vecchie gallerie ferroviarie dell’Italsider, su quelle utilizzate oggi dal porto e solo nell’ultima parte poggia non sulle mura, ma sulla roccia originaria. Nessuna violenza al monumento, quindi. Ne è garanzia la condivisione con la Soprintendenza.

 

Il Presidente della Consulta Priamar ha rispolverato un progetto dell’architetto Mistrangelo Gabbaria. Un lavoro di interesse che prevede di appoggiare la passerella su una struttura di piloni. Parte della loro base sorgerà nell’area del piazzale dell’Autorità Portuale destando una preoccupazione non da poco: il rischio, cioè, che i mezzi in manovra nel park possano scontrarsi e danneggiare – se non peggio – i piloni. Un rischio che non vorremmo  accollarci . Inoltre pensiamo che il “viadottino “ risulti impattante e che la Sovraintendenza sia contraria .

La Consulta Culturale ( o almeno coloro che la rappresentano ) , invece, ha una visione del Priamàr estremamente lontana dalla nostra e pensiamo anche da quella della stagrande maggioranza di Cittadini . Secondo loro la Fortezza deve essere oggetto di studio, di ricerca, di scavi e di consolidamenti. Ma non un luogo di vita dei savonesi. Inutile, quindi, entrare nei dibattiti e nelle lunghe contese che ci hanno visto protagonisti anche di recente sui quotidiani locali. Inutile spiegare loro che il nostro obiettivo è portare i savonesi in questo splendido luogo che deve essere vissuto al massimo. Inutile, infine, confrontarci su una ipotesi di passerella: da parte della Consulta non è giunto ancora un progetto unitario e, almeno tra di loro, condiviso. L’Amministrazione non può certo fare i conti con le singole menti pensanti degli ingegneri e dei progettisti  e degli esponenti politici dell’organo culturale savonese.

Per noi si va avanti e collegheremo Trento Trieste con la Galleria degli Ascensori con le risorse a disposizione . Chi vorrà fermarci utilizzando falsità e minacce si assumerà le sue responsabilità di fronte alla Città .

 

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GALLERIA ASCENSORI

Penso che nessuno, oggi, sia attratto da una galleria poco illuminata, vuota, che permette di accedere agli ascensori che immettono nel Priamàr. Per questo abbiamo deciso di concentrare un intervento urgente in quest’area che deve essere valorizzata poiché costituisce uno degli accessi alla Fortezza. Cosa accadrà: avremo una nuova illuminazione, una nuova accoglienza, ascensori rinnovati e moderni in un percorso che ospiterà il Museo dei Vigili del Fuoco, oggi poco noto ai savonesi, ubicato nel Bastione San Bernardo che dà sul piano rialzato del Park Priamàr.

Procedendo sino al fondo della Galleria, si potrà intraprendere il percorso pedonale della passerella.

Per questo lavoro abbiamo le risorse a disposizione .

 

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OSTELLO

Restando da questo lato della Fortezza, nello specifico nella Galleria Ascensori, tramite una serie di passaggi pedonali oggi chiusi al pubblico, si accede a quello che, sino all’inizio del duemila, era l’Ostello della Gioventù. Crediamo che oggi Savona non possa rinunciare a una struttura di questo valore, ubicata nel centro della città.

C’è in questa determinazione anche un’altra ragione : portare i giovani in centro o meglio al centro . Così come abbiamo già fatto con il recupero delle ex Officine Solimano .

La nostra intenzione, quindi, è quella di recuperare lo spazio destinando nuovi piani alla struttura ricettiva. Abbiamo a disposizione le risorse per l’installazione di un ascensore, essenziale per la gestione del sito, per il trasporto delle merci oltre che per gli spostamenti degli ospiti. In seguito, l’intenzione è quella di utilizzare non solo i due piano originari ma espanderci in alto e in basso. Recupereremo il sottotetto, dove sono conservati i reperti archeologici provenienti dagli scavi della Fortezza, ma utilizzeremo anche il piano inferiore – dove c’è l’attuale Museo dei Pompieri – e quello interrato. Un’occasione imperdibile per Savona. Dobbiamo trovare le risorse economiche per la riapertura dell’Ostello .

 

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POLVERIERA

Accoglierà i reperti provenienti dal sottotetto dell’Ostello. Sarà sede di studio, lavoro, con periodici excursus culturali e, quindi, allestimenti espositivi che permettano al grande pubblico di conoscere quell’ampia fetta di resti emersi dagli scavi e non ospitati nel Museo Archeologico. Anche qui sarà necessario un intervento di ristrutturazione e di adeguamento per il quale abbiamo le risorse economiche .

 

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FOSSATO DI SAN FRANCESCO

Pochi Savonesi sanno dove si trova e quali potenzialità racchiude.

L’accesso attuale al Fossato di San Francesco avviene dai Giardini del Prolungamento, nell’area attigua alla Piscina Comunale. Oltrepassando un cancello aperto, si raggiunge un’area dove sorgono alcuni depositi utilizzati durante le Feste dell’Unità, oltre all’ex laboratorio dell’Istituto Nautico. Proseguendo , passando sotto l’archivolto si accede a un ampio spazio, oggi ricoperto da arbusti, piante e dove sorgono dei vecchi magazzini comunali . Sulla destra, nel piano rialzato, alcuni locali della Fortezza, circa 11 , danno direttamente sul mare (ne sono stati rinvenuti altri 15 interrati) . Questa parte del Priamar , ai più nascosta, dà direttamente sulla spiaggia. Un unicum non solo per la Liguria.

Si potrebbe ragionare di come raggiungere gli undici locali , circa sette metri per sette ciascuna, in modo diretto , sistemando l’area interna e facendola diventare una piazzetta dalla quale , quando riavremo il Piazzale dall’Autorità portuale , si potrà accedere direttamente . E perché non pensare, se la Soprintendenza sarà d’accordo, per alcune , di ripristinare l’apertura sul mare dando, magari, in gestione alcuni degli spazi a giovani Savonesi che realizzino locali e bar affacciati sulla spiaggia?

Recupero del Priamar , turismo e lavoro . Se non si tengono insieme queste tre prospettive è inutile spendere soldi sul Priamar .

C’è tempo, è vero. Ma vale la pena di iniziare a immaginare come cambierebbe il Priamàr dei savonesi , di tutti i Savonesi non solo di alcuni .