Scusate se parlo di politica e del post elezioni

11 giugno 2015
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L’argomento sta stufando anche me ma penso sia utile far sapere a delle persone che stimo (e sono i principali protagonisti di questa vicenda) alcune mie opinioni:
1) Le elezioni sono finite e noi le abbiamo perse e le abbiamo perse male. Prima ce ne facciamo una ragione meglio è per tutti anzi farcene una ragione è il primo passo per ripartire.
2) La gigantesca riga di cazzate che fra tutti abbiamo fatto non consente a nessuno di noi di dire a qualcun altro: “ è colpa tua” sia che questo “altro” sia fuori o dentro il nostro Partito.
3) Le persone dotate di senno in momenti come questo tacciono – fanno decantare emozioni e tensioni, tengono la bocca chiusa e così dimostrano di avere la stoffa dei Leader (che da sempre si vedono da come reagiscono alle sconfitte)
4) Siete tra le persone più in vista del principale Partito del CentroSinistra. Avete obblighi morali precisi verso le migliaia di persone che ci hanno votato e anche verso quelle che non lo hanno fatto. Non offrite loro uno spettacolo degno di una rissa al bar. Loro non se lo meritano e non lo meritate neppure Voi.
5) Non ve lo ha ordinato il medico di fare politica. Se anche dopo la lettura dei primi 5 punti continua a venirvi in mente “ sì…però…io ho più ragione “ andatevene a casa perché avete bisogno di un medico, probabilmente uno psichiatra. Sicuramente a casa mandateci i più esagitati negli schieramenti.
6) Non fate i bambini e non correte ora sotto le gonne di qualche dirigente nazionale, al potere o trombato che sia. Non provate a metterla tra Renziani e antiRenziani perché i Liguri non sono fessi e non ci cascano.
7) Questa storia offre molti punti di riflessione. Il principale è che non bisogna mai fare decidere il proprio destino da quelli che c’erano prima di noi. Da tutti quelli che c’erano prima di noi. Da una parte e dall’altra. Smettetela di chiedere permesso a loro che sono i veri responsabili della sconfitta con le loro guerre infinite e con l’incapacità di capire il presente ed il futuro.
8) Genova è più del 50 % della Liguria. Senza Genova non c’è futuro per nessuno. Come ve lo devono dire i Cittadini Genovesi che vogliono un cambiamento e ne hanno le palle piene delle vecchie classi dirigenti non solo nella politica ma nella Società e nell’economia?
9) Per quanto Vi sembri impossibile o intollerabile l’unica mossa che avete davanti è quella del Cavallo. Non quella della Torre. La mossa più inaspettata. Fare la pace. Unirci. Sviluppare una discussione che traguardi il futuro perché nessuno di Voi è morto o non ha più nulla da perdere. Poi faremo il Congresso. Anche con idee diverse. Per il bene della Liguria non per regolare dei conti.
10) Se pensate che io sia ingenuo o paraculo o con la volpe sotto l’ascella mi dispiace. Penso di essere in buona fede e lucidissimo. In ogni caso, se vi volete ammazzare, non contate su di me. Nessuno di Voi mi avrà mai contro né sarò mai contro il mio PD. Ma ho un limite nel mio autolesionismo e penso che venga prima la mia Città e la mia Comunità che è fatta – come le Vostre – sempre più di persone che non guardano ai Partiti ma giudicano le persone, la loro credibilità e loro idee.